sabato 12 settembre 2015

GIUDICI & FUMETTI ALL'UNIVERSITA' DI FOGGIA

L’interesse dell’Università per il mondo del fumetto non è recente; ricordiamo che il primo Salone del Fumetto, tenuto a Bordighera nel 1965 ma subito dopo trasmigrato a Lucca, ove si svolge tuttora, ebbe tra i suoi organizzatori l’Istituto di pedagogia dell’Università di Roma.
Più raro il coinvolgimento delle facoltà (ora Dipartimenti) di Giurisprudenza; e dunque siamo davvero lieti dell’interesse che l’Università di Foggia ha manifestato verso il progetto GIUSTIZIA A STRISCE.
La mostra su Giudici & fumetti, nata presso il Tribunale di Catania, è, da venerdì 18/9/2015, e per tre settimane, ospitata nei corridoi del Dipartimento di giurisprudenza, ove può essere visitata gratuitamente.


Il catalogo è acquistabile presso la fumetteria FUMETTOSMANIA.
Durante la conferenza di presentazione, dopo il saluto del Magnifico Rettore, il professor Gianpaolo Ruotolo, infaticabile promotore della manifestazione, ha divertito gli ospiti immaginando come il diritto internazionale potrebbe considerare gli stati immaginari del mondo dei fumetti Marvel, tra cui il regno di Wakanda, mostrando immagini come questa qui sotto.


Anna Maria Campanale, docente di filosofia del diritto, ha dottamente mescolato alcune immagini a fumetti presenti in mostra, con rappresentazioni della Giustizia tratte da libri antichi, dipinti e sculture.
Così, dopo aver mostrato i simboli della giustizia, ad esempio, tratti dal frontespizio degli “Elementi di diritto criminale”, un volume di Filippo Maria Renazzi del 1794, la docente ha proiettato una splendida vignetta tratta dalle strisce del giudice Morris:



Insomma, sacro e profano mescolati insieme, senza alcuna barriera tra cultura “alta” e “bassa” (ammesso che tali distinzioni esistano o abbiano un senso).
Infaticabile l’opera dell’artista foggiana Rosanna Giampaolo, dell'associazione "Teatro del pollaio", che dopo la copertina del catalogo ha curato anche l’allestimento;  meritorio l’intervento del disegnatore Mario Milano, che come artista di Tex ha ammesso di non essersi mai trovato a disegnare un giudice (nonostante da ultimo i magistrati siano ospiti fissi della serie, come abbiamo già segnalato qui), ed ha spiegato al pubblico come farebbe se la sceneggiatura glie lo imponesse.

Ai timidissimi studenti foggiani che, all’inizio del dibattito, si sono precipitati fuori dall’aula temendo forse di essere interrogati, ricordiamo che su questo blog è possibile svolgere domande e interventi anche in forma anonima.

I link:


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