venerdì 24 luglio 2015

Riscoperte/ Vita e morte del brigante Bobini, di Guccini & Rubino


La scena processuale qui riprodotta è tratta dal libro a fumetti “Vita e morte del brigante Bobini detto Gnicche”, edito dalla casa editrice Lato Side  nel 1980. Il libro oggi è di difficile reperibilità anche sul mercato del collezionismo, ma è decisamente interessante per chi abbia voglia di andare a caccia di cose vecchie, rare e curiose.


Sotto il profilo editoriale, si tratta di un graphic novel ante litteram, pubblicato da una casa editrice non specializzata, in una collana per lo più dedicata alla musica, e in anni in cui i libri a fumetti con creazioni originali (cioè non ristampe di opere già apparse in riviste o periodici, o con personaggi già noti) erano decisamente merce rara.

Dal punto di vista degli autori, ai testi troviamo il cantautore-poeta Francesco Guccini, nell’unico volume originale che lo accredita come sceneggiatore. In precedenza era apparsa in libro la raccolta “Storie dello spazio profondo”, con disegni di Bonvi, ma si trattava di ristampe di storie già edite sulla rivista “Psyco”; altre sue creazioni fumettistiche erano rimaste confinate alle riviste-contenitore o addirittura anonime, come le collaborazioni ai testi delle Sturmtruppen di Bonvi e dello Sconosciuto di Magnus.
Ai disegni troviamo il veronese Francesco Rubino, già collaboratore di Milo Manara quando questi, a inizio carriera, disegnava Jolanda de Almaviva. Rubino, all’epoca ancora in cerca di un segno grafico personale, in seguito pubblicò, come autore unico, varie storie su riviste italiane (“Corto Maltese”) e francesi (“A suivre”), per poi dedicarsi alla scenografia teatrale e, da ultimo, alla scultura (due sue realizzazioni sono ora esposte all’Expo di Milano).

Francesco Guccini parlò molto di quest’opera in una intervista apparsa nel 1984 sul n. 21 della fanzine “Fumo di china” (da non confondere con la omonima rivista ora in edicola, che ha ricominciato la numerazione dal n. 1 nel 1990). Spiegò, tra l’altro, che la storia avrebbe dovuto essere l’inizio di un ciclo sui briganti (fenomeno che in genere si associa al Sud Italia ed alla questione meridionale, mentre il Bobini operò in Toscana); e che, nello sceneggiarla, aveva perseguito un rigoroso realismo, tanto da chiedere al disegnatore di documentarsi affinché le pistole mostrate nelle mani dei Carabinieri fossero le “Glisenti” realmente in dotazione.

Rubino invece non aveva mai raccontato, in interviste o interventi pubblici, il suo lavoro con Guccini. Contattato appositamente per la redazione di questo post, ha ricordato che la collaborazione con il cantautore fu “fantastica”; che l’opera richiese tre anni di lavoro; che Hugo Pratt, il creatore del personaggio Corto Maltese, vide il libro e criticò la sceneggiatura di Guccini, preannunciando l’intenzione di scrivere a sua volta una storia sui briganti; progetto che poi non andò mai in porto.
Soprattutto, ha chiarito che la struttura originaria della storia prevedeva tre strisce per tavola, e fu mutilata dalla redazione della Lato Side, che la adattò al formato tascabile con un rimontaggio spesso arbitrario.

Grazie alla gentilissima collaborazione del Maestro Rubino, siamo in grado di mostrare la tavola originale con la scena processuale, così come disegnata dall’artista, e la sceneggiatura di Guccini relativa alla stessa pagina.



Crediamo sia la prima volta che il modo di lavorare del Guccini  sceneggiatore è reso noto pubblicamente, con tanto di disegnino finalizzato a dare, al disegnatore, una idea del layout della pagina.
Possiamo notare che lo sceneggiatore chiede al disegnatore di mostrare un “giudice che sta pronunciando un’infuocata arringa” (e dunque, in realtà, un pubblico ministero, che volendo essere pignoli pronuncia una “requisitoria”). Alle spalle, lo scrittore chiede che sia visibile la scritta “La legge è uguale per tutti”; e qui potrebbe esserci anche un errore storico, perché le fonti non sono chiare nell’attestare l’origine di questa dicitura, che si trova in tutti i tribunali italiani ma in effetti, stando all’archivio legislativo gestito dalla Centro elaborazione dati della Corte di cassazione, non è prevista da alcuna norma di legge.
Speriamo che in futuro l’opera possa vedere nuovamente la luce nel formato originale.

E ora, come sempre, un po’ di link:
La pagina ufficiale di Francesco Rubino:

Sull’opera di Francesco Guccini:

Una intervista recente di Guccini sui fumetti e sulla collaborazione con Rubino:

Sulla vera storia del brigante Bobini:

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