venerdì 10 luglio 2015

GIUSTIZIA DI NOTTE N. 2 (ovvero: Un giorno in Pretura)

In uno dei commenti al post “Giustizia di notte n. 1”, dedicato alle Corti Notturne che operano negli Stati Uniti, lo sceneggiatore Sauro Pennacchioli, ideatore del personaggio a fumetti Ronny Balboa, ha confidato di aver attinto, nella creazione del personaggio, oltre al testo giuridico citato nel catalogo GIUSTIZIA A STRISCE, anche alla serie di telefilm intitolata appunto “Night Court”.



Ha inoltre osservato che nella serie, nota da noi come “Giudice di notte”, si trattavano <<cause minori, da pretura>>.
Il termine “Pretore” rischia di diventare ignoto ai giovani italiani, perché questa gloriosa figura di magistrato monocratico (che nel nome si ricollega al praetor, una magistratura dell’antica Roma istituita nel 367 a.C.) è stata soppressa in Italia nell’ormai lontano 1999, e sopravvive solo nel Canton Ticino.
Nonostante la sua importanza nella storia giudiziaria italiana (dove trattava affari apparentemente minori, ma aveva acquisito in realtà un ruolo fondamentale, specie al tempo dei cosiddetti “pretori d’assalto”), non abbiamo trovato, nel preparare la mostra GIUSTIZIA A STRISCE, un fumetto italiano che riproducesse specificamente un pretore, e non un Tribunale collegiale o un generico magistrato indistinto. Saremo grati, quindi, ad ogni segnalazione.
(Fa eccezione il pretore Merdicchione, protagonista del romanzo di Piero Chiara "Vedrò Singapore", trasposto a fumetti da Walter Chendi; a quest'opera e a quest'autore dedicheremo un post più specifico)
Notevole è invece, la presenza del Pretore nella narrativa e nella memorialistica giudiziaria.
Qui sotto mostriamo a titolo di esempio: "Il pretore di Cuvio" del già citato Piero Chiara; "Storia di un pretore" di Romano Canosa; "Il pretore" di Carlo Picchio.






Nel cinema, indimenticato è il capolavoro di Steno “Un giorno in Pretura”, dal quale discende anche il titolo di una trasmissione televisiva della Rai, che propone le riprese filmate di noti processi.




Qualcuno attribuisce una certa importanza anche a “La pretora”, film del genere sexy in voga negli anni Settanta, al quale viene riconosciuto il merito di aver mostrato, per la prima volta nel cinema italiano, un magistrato dell’altra metà del cielo.

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